Di che cosa parla vi starete chiedendo...è tratto da una storia vera però non è la trasposizione fedele.
Ci sono dei ragazzi carini e benestanti che sono letteralmente ossessionati dalle celebrità e vogliono essere come loro, e il modo che scelgono per essere come loro è vestirsi come loro, ma non comprando le cose ma, rubandole. Secondo me, The Bling Ring fa da anello di congiunzione tra il mondo di Mean Girls e quello di Spring Breakers (Ring = anello, giuro che non era voluto). Come vi ho detto questa non è la trasposizione fedele e diciamo pure che Sofia Coppola si è presa molte libertà, all'epoca dei fatti aveva sentito tutto alla TV però non gli avevo dato troppo peso, almeno fino a quando non ha letto un'articolo su Vanity Fair di Nancy Jo Sales intitolato "I sospetti indossavano Louboutin". La Coppola incontrò l'autrice dell'articolo e scoprì che c'era davvero tantissimo materiale, abbastanza per girare un film. La Coppola si è presa molte libertà proprio per narrare una sua storia e questo ha comportato ben due cambiamenti:
- cambiare i nomi, e quindi stare alla larga da possibili vicende legali e soprattutto per contribuire ad aumentare la visibilità di chi ha commesso il reato, visto che sono famosi per un motivo molto negativo.
- distacco, non dare eccessiva profondità a questi personaggi, non voleva provare empatia per loro bensì avere solamente una visione dall'esterno della vicenda.
Dando un'occhiata alla famiglia della Watson notiamo che la madre assume il ruolo della madre di Regina George in Mean Girls, che da del Ritalin alle figlie per colazione oppure insegna loro una religione che è tratta da un film "The Secret". E' una madre in competizione con le figlie e ciò si nota durante le interviste e desidera soltanto la fama. Il personaggio di Nicki dimostra all'ennesima potenza quanto sia importante apparire, e tutti questi ragazzi vogliono essere le celebrità che loro stessi seguono sui siti di gossip, senza però emularli, vogliono solo essere famosi, come se questo fosse l'obiettivo.
Il problema è che questa loro infatuazione per l'oggetto materiale diventa 'seriale', non sono più importanti i vestiti le borse, ma diventa importante e fondamentale l'atto stesso di rubare. Vediamo questi ragazzi che sono letteralmente sommersi da questi oggetti in cantina, in soffitta, sotto i letti e non sanno assolutamente che farsene, e addirittura organizzano un piccolo mercatino sulla spiaggia di Venice Beach.
The Bling Ring ha un'estetica da social network e sta portando avanti lo stesso discorso di Spring Breakers, nel secondo osserviamo le parole e le texture delle tipiche foto ribloggate su tumblr, qui invece vediamo una tipica color correction che è tipica di Instagram. I protagonisti del film sono i selfie, questi autoscatti fatti dai ragazzi per essere postati sui social. [Una scena molto interessante è la soggettiva della webcam]
Uno dei tratti caratteristi di Sofia Coppola sono proprio le colonne sonore, infatti quì è molto bella e a dir poco inaspettata. Un'altra parte fondamentale del film sono proprio i costumi, infatti lo vediamo nell'evoluzione di Mark. E' collegabile a Spring Breakers per vari motivi, ci sono ragazze che rubano e che non si fanno scrupoli davanti a delle pistole, che frequentano uomini più adulti. In entrambi i film, le ragazze si stanno divertendo e non hanno alcun intenzione di chiedere scusa alla società semplicemente per questo. Non a caso questi film nascono in America, luogo in cui si è creato il mito della celebrità o dell'apparire a prescindere, per cose positive o non e quindi non è troppo recriminabile il fatto che queste ragazze abbiano solo tentato di seguirlo, ma ciò ovviamente non le giustifica.