dicembre 10, 2012

Review - Barfly (1987)

Film del 1987 diretto da Coppola e scritto da Bukowski. Ho visto questo film perché ero interessato alla figura di Bukowski che mi incuriosiva parecchio, ed è uscito fuori che è un'uomo molto controverso, un tipo davvero interessante. Sopratutto per quanto riguarda il suo modo di pensare la politica. Egli si associò prima ai nazisti e in seguito frequento anche gruppi di estrema sinistra. Un uomo privo di ideali, ma pieno di idee. Un uomo non particolarmente colto ma che nel film cita addirittura Tolstoj. Cito testualmente Wikipedia che dice che: "La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del realismo sporco". Approfondendo le ricerche scopro che il realismo sporco è, in grosso modo, un'affiliazione al minimalismo.


Tornando al film, il protagonista è Henry Chinaski, l'alter-ego dello stesso sceneggiatore. Questo basta per spiegare quanto ci sia di Bukowski nel film. Poi abbiamo Wanda Wilcox, co-protagonista e compagna di avventura e di bicchiere di Henry. Entrambi sembrano simili ed accomunati dalla stessa visione del mondo. Sembrano quasi estraniati dal mondo in tentano di sopravvivere. Molto spesso nel film si ritrova a parlare con figure ancora più bizzarre di lui. Ciò ha uno strano effetto sugli spettatori. E quasi il film diventa ridicolo.

Trama sempliciotta, nulla di ché, veramente, più che altro è realista.

Bukowski vuole dimostrare il famoso detto "In vino veritas". Ma si dimentica che il troppo è troppo, così facendo alza il gomito.

Nel film c'è anche Alice Krige (nota per essere la regina dei Borg in Star Trek) che interpreta il ruolo di Tully.