dicembre 27, 2012

Review - Exit Through The Gift Shop (2010)

Trattasi di un documentario risalente al 2010 che parla del writing e degli street artist, ma in particolar modo della vita di due artisti molto famosi, questi sono conosciuti con gli pseudonimi di Mr. Brainwash e Banksy.
Il film parla dell'esigenza che "MWB" sente dentro di sé, ovvero quella di riprendere con una videocamera tutto ciò che lo circonda per paura di non potere rivedere mai più le stesse situazioni (secondo me si tratta di una contraddizione, basta pensare che: guardare le cose attraverso un obbiettivo non è assolutamente paragonabile al vivere, e chi ha un briciolo di conoscenza nel campo della fotografia può confermare).


Dalla necessità di filmare nasce il suo interesse verso la street art e così decide di filmare suo cugino, già allora artista conosciuto come Invaders (per via della sua fissazione con i loghi di Space Invaders che amava applicare nelle città che visitava). In seguito, invece, si interessa alle opere dell'artista Bansky, egli ha acqusito molta notorietà e patronanza dei "pennelli" nel tempo. Tra loro si instaura un rapporto molto particolare di "dare e avere", infatti, per essere filmato chiede sia l'anonimato sia l'autorizzazione per pubblicare materiale che rispettasse la sua immagine.



Il vero fulcro del film è la quantità di denaro che Mr. Brainwash riesce a guadagnare in una mostra durata una settimana, nella quale vi erano esposti dei quadri che raffiguravano le opere della street e pop art più famose, e che quindi la gente, letteralmente adorava. La cifra è $1.000.000.
E in un intervista che si trova nel film MWB rivela di aver dato alla gente quello che voleva.
Adesso ci sono due diverse correnti di pensiero, quelle che dicono che MWB è un artista, e quelle che dicono che non lo è. Personalmente io credo che lui è stato capace di copiare delle opere, di conseguenza lo considero tale.

Morale della favola: <<Se vuoi diventare ricco o hai bisogno di soldi, dà alla gente quello che vuole e dunque accontentala.>>

Ah, quasi dimenticavo, se siete interessati vi lascio alcuni link qui sotto per poter vedere il documentario.